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La storia del M.B. dal 1972 ai giorni nostri


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Il basket a Monselice nasce ufficialmente il 4 gennaio 1972 con la costituzione della Società  Polisportiva Monselice e l'affiliazione alla federazione italiana pallacanestro (F.I.P.).
Prima di allora i ricordi sono abbastanza nebulosi, tuttavia esisteva già  un notevole fermento, ed i primi cultori della palla a spicchi sfoggiavano il loro talento sul campetto in cemento alle spalle della palestra in Patronato.
Quel primo manipolo di ragazzi fu educato a suon di massacranti sedute atletiche dai professori Varese e Messina, anche se riscontri precisi sui risultati conseguiti in quel periodo non ne rimangono.
Di certo la squadra partecipava a tornei e campionati organizzati da enti spor­tivi secondari (CSI), anche se sono scolpite nella memoria di tutti gli addetti ai lavori le trasferte effettuate con la Lambretta, sotto il sole cocente verso Adria e zone limitrofe.
La nascita di una vera società  nel 1972 permise un serio sviluppo del basket, favorito dalla possibilità  di disporre, sempre in Patronato, di un nuovo campo scoperto, di dimensioni regolamentari, di una palestra, ed anche sulla scia di una maggiore popolarità  sull'onda dei notevoli risultati conquistati in quegli anni dalla Nazionale e dalle squadre di club.
Il primo presidente fu il maestro Guido Contarin al quale seguirono nel tempo Carlo Ferrario, Andrea Drago, Sergio Bonantini, Enrico Gusella, Giovanni Manfrinato, Giovanni Boggian, Bruna Montin, Stefano Albertin e Roberto Bernardini(attualmente in questo ruolo).
L'avvicendamento tra Ferrario e Drago avvenuto nel 1979 segna il totale rinnovamento dei quadri societari rispetto al nucleo fondatore, con una nuova impostazione di base che caratterizza ancora oggi il Monselice Basket.
Da allora infatti i quadri dirigenziali sono composti da ex giocatori che dopo aver terminato l'attività  agonistica hanno deciso d'impiegare le loro capacità  nel settore organizzativo.
L'attività  svolta dall'ASD Monselice basket ha sempre comportato la partecipazione ai campionati federali di Prima Divisione o di Promozione, oltre ai vari tornei a carattere giovanile.
Naturalmente tra un campionato e l'altro la squadre hanno partecipato ad innumerevoli tornei con risultati spesso soddisfacenti: da ricordare le sette apparizioni al Torneo internazionale di Vienna dal 1999 al 2008. Comunque le maggiori soddisfazioni furono il secondo posto nel campionato Ragazzi 1971/72 e nel 1976/77, il secondo nel campionato di Promozione 2004/05, il primo posto nel campionato di Prima Divisione nel 2011/12, e la vittoria al torneo di Adria nei 1973.
La notevole cura che la società  ha rivolto al settore giovanile ha permesso di disputare l'attività  con ragazzi monselicensi, alcuni dei quali richiesti da squadre di categoria superiore, quali Carlo Alberto Gasparello, Marco Reffo, Stefano Danieli e Antonio Loreggian, convocati alle selezioni nazionali.
Inoltre la società  è stata premiata dalla Federazione con l'organizzazione di corsi per arbitri ed allenatori, oltre alla disputa di finali provinciali dei campionati giovanili e del torneo minibasket.
Non bisogna scordare il settore femminile che svolse la propria attività  dal 1974 ai 1981: l'adesione delle ragazze fu buona, ed i risultati incoraggianti, ma di fronte alla mancanza d'impianti e spazi adeguati per svolgere una corrette attività , la scelta fu obbligata, e si decise di proseguire solo con il settore maschile, anche se l'intenzione di riprendere in mano l'attività  femminile non è certo tramontata.
Giova ricordare che sino al 1982, anno in cui entrò in funzione il palasport, tutte le attività  si svolgevano all'aperto, sul campo in cemento del Patronato, poiché la palestra era troppo piccola per ospitare partite di campionato, e quindi prima di battere gli avversari si doveva sconfiggere il ghiaccio, la nave, il sole a picco, talvolta la pioggia, ma soprattutto il terribile manto asfaltato che provocava tagli ad abrasioni in abbondanza.
Particolare curioso: quando suonavano le campane l'arbitro era costretto a sospendere l'incontro, perché non si udiva più il trillo del fischietto.

Approfondimento scritto da Società, letto 8160 volte dal 14 settembre 2005.

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